
Stefanie Andolfato
LA COPERTURA: dal bitume all’alluminio
Il manto di copertura originale dell’edificio era realizzato con una guaina in bitume, un materiale che nel corso degli anni ha subito numerosi interventi di manutenzione e di riparazione.
Materiali come il bitume appunto, sottoposti a condizioni climatiche anche estreme e a sbalzi di temperature notevoli tra estate e inverno e tra giorno e notte, possono deteriorarsi con molta più velocità rispetto ad uno stesso materiale esposto ai classici agenti atmosferici. Rivestire la copertura in alluminio PREFA è stata una scelta legata alla durabilità del materiale. Un materiale eterno che non si deteriora nel tempo anche se sottoposto a sbalzi di temperatura o a forti precipitazioni nevose e con una verniciatura esterna che mantiene il colore per almeno 40 anni. Il fattore tecnico che ha portato all’utilizzo del sistema di posa a doppia aggraffatura è legata alle basse pendenze della copertura, inoltre, questa nobile tecnica, dalle antiche origini, risulta la scelta vincente per ottenere dei rivestimenti continui tra copertura e facciata. Grazie a questa tecnica il risultato è esteticamente accattivante e al tempo stesso impedisce qualsiasi tipo di infiltrazione. Il sistema tetto Prefaâ, inoltre comprende anche l’intero pacchetto lattoneria: gronde pluviali che in questo caso risultano essere delle stesso colore del tetto in modo da avere un unico involucro nella stessa sfumatura di colore. Un risultato che piace a noi ma anche all’architetto e ai committenti.
Materiali come il bitume appunto, sottoposti a condizioni climatiche anche estreme e a sbalzi di temperature notevoli tra estate e inverno e tra giorno e notte, possono deteriorarsi con molta più velocità rispetto ad uno stesso materiale esposto ai classici agenti atmosferici. Rivestire la copertura in alluminio PREFA è stata una scelta legata alla durabilità del materiale. Un materiale eterno che non si deteriora nel tempo anche se sottoposto a sbalzi di temperatura o a forti precipitazioni nevose e con una verniciatura esterna che mantiene il colore per almeno 40 anni. Il fattore tecnico che ha portato all’utilizzo del sistema di posa a doppia aggraffatura è legata alle basse pendenze della copertura, inoltre, questa nobile tecnica, dalle antiche origini, risulta la scelta vincente per ottenere dei rivestimenti continui tra copertura e facciata. Grazie a questa tecnica il risultato è esteticamente accattivante e al tempo stesso impedisce qualsiasi tipo di infiltrazione. Il sistema tetto Prefaâ, inoltre comprende anche l’intero pacchetto lattoneria: gronde pluviali che in questo caso risultano essere delle stesso colore del tetto in modo da avere un unico involucro nella stessa sfumatura di colore. Un risultato che piace a noi ma anche all’architetto e ai committenti.

Stefanie Andolfato

Stefanie Andolfato
RIQUALIFICARE PER NON MANUTENERE
L’ HPL è un materiale assolutamente privo di deformazioni e di fessurazioni, caratteristica intrinseca del materiale stesso che risulta essere estremamente resistente e rigido agli urti e ai graffi.
La residenza G11 è un edificio dalle ampie dimensioni, il che comporta una spesa impegnativa in caso di ristrutturazioni. Per questo motivo maestranze e progettisti hanno optato per una scelta di materiali per l’involucro edilizio che possano ridare splendore a questo edificio di 40 anni e al tempo stesso evitare, nel breve tempo una prossima manutenzione
La residenza G11 è un edificio dalle ampie dimensioni, il che comporta una spesa impegnativa in caso di ristrutturazioni. Per questo motivo maestranze e progettisti hanno optato per una scelta di materiali per l’involucro edilizio che possano ridare splendore a questo edificio di 40 anni e al tempo stesso evitare, nel breve tempo una prossima manutenzione
Informazioni progetto
Copertura: Prefa Italia
Facciata: HPL Trespa
Installatore: Chenevier Spa
Progettista: Atelier Project Studio
Foto: Stefanie Andolfato
Facciata: HPL Trespa
Installatore: Chenevier Spa
Progettista: Atelier Project Studio
Foto: Stefanie Andolfato